A.S. 2024/2025

Danza e motricità

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Anche quest’ anno il progetto di “gioco-danza” arricchisce la nostra offerta formativa.

Il gioco-danza è un’attività ludico-educativa che combina il piacere del movimento con l’apprendimento di concetti fondamentali per la crescita del bambino.

Favorisce inoltre,  lo sviluppo delle competenze sociali ed emotive, fondamentali per costruire relazioni positive e collaborare con gli altri.

 In questo modo, contribuisce a raggiungere l’obiettivo 4 dell’Agenda 2030, che promuove un’educazione di qualità per tutti

 

Pilastro riduzione e corretta gestione dei rifiuti

Quest’anno il nostro progetto sul pilastro rifiuti è partito da una “brutta scoperta” fatta in giardino dai bambini: era presente un solo bidone della spazzatura con sacco nero e nessuna possibilità di differenziare i rifiuti. Inoltre, ispezionando il giardino si sono accorti che ci sono dei rifiuti “che non facciamo noi, ce li buttano dentro alla scuola”.

I bambini si sono spontaneamente interessati e adoperati per capire come evitare che i rifiuti nella nostra scuola vengano gettati in modo corretto sia dentro che fuori. Si sono recati al mercato cittadino ad acquistare dei nuovi cestini e hanno preparato dei cartelli per renderli riconoscibili e per permettere a tutti i compagni di differenziare correttamente i rifiuti. Inoltre, divisi in gruppi, si impegnano quotidianamente per tenerli in ordine e monitorare che vengano utilizzati in modo corretto.

Il dialogo tra outdoor e indoor è costante ed è un pilastro fondamentale del nostro agire educativo. Per questo, rientrati in sezione, i bambini hanno iniziato a ragionare e ipotizzare che, con tanti nuovi compagni piccoli, “forse bisogna vedere se anche loro hanno capito dove si buttano le cose giuste”.

Hanno così avviato una prima serie di pesate della spazzatura in tutte le sezioni della scuola. In seguito, hanno trovato delle strategie per diminuire l’indifferenziata che risultava essere quella più abbondante. In questa fase sono risultate preziose le uscite presso la biblioteca comunale, che ci ha fornito libri per documentarci su come avviene la raccolta differenziata e dove finiscono i rifiuti che vengono raccolti. Le informazioni raccolte sono state coinvolte in intersezione, per rendere ciascuno consapevole dell’importanza della propria azione per il bene del pianeta.

Successivamente, i bambini hanno messo in atto una seconda fase di pesate e ciò ha consentito di registrare una diminuzione nella produzione dei rifiuti.

Pilastro mobilità sostenibile

“Io a scuola vengo in bici anche se fa freddo!”. Da questa affermazione di un bambino, hanno preso avvio le nostre riflessioni relative al pilastro della mobilità sostenibile. Infatti, abbiamo ragionato insieme su quali siano i pro di utilizzare l’automobile per recarsi a scuola (“In macchina è meglio perché la macchina si scalda”) e i vantaggi di utilizzare una modalità diversa (“Se ti copri bene puoi venire anche con la bici”, ”Quando cammino vedo tutte le cose che ci sono per strada”, “A piedi ho tanto tempo per chiacchierare con la mamma”).

Abbiamo deciso di provare a seguire il consiglio del nostro compagno, a “coprirci bene” e ad uscire per il quartiere alla ricerca di dettagli che non riusciamo a cogliere quando ci muoviamo rapidamente con l’automobile. L’entusiasmo per “la casa con i tre tetti”, “il muro rotondo” e tante altre piccole scoperte ci ha portato a chiederci quanti compagni della nostra scuola utilizzino la macchina per venire a scuola. Abbiamo creato delle tabelle che sono state distribuite da alcune delegazioni di bambini in tutte le sezioni e abbiamo avviato la nostra prima misurazione. Traducendo le informazioni raccolte in dati ad alta leggibilità, ci siamo accorti che pochi compagni utilizzano delle modalità sostenibili per venire a scuola. Per provare a cambiare le cose e aiutare tutti a rendere consapevoli delle bellezze del quartiere che si possono scoprire venendo a scuola in bicicletta o a piedi, abbiamo deciso di istituire delle giornate aperte a tutte le famiglie per venire a scuola a piedi insieme, condividendo dei momenti di convivialità.

Pilastro spreco alimentare

Per il pilastro spreco alimentare di quest’anno siamo partiti dal positivo, rinforzando i comportamenti adeguati messi in atto durante il pranzo, poiché ci siamo accorti che molti bambini hanno imparato ad assaggiare sempre i cibi proposti e a dosarne le quantità nel piatto in maniera adeguata.

Successivamente, ci siamo chiesti se in tutte le sezioni accadeva lo stesso e da qui è partita la nostra indagine. Ciascuna sezione ha raccolto in ciotole gli avanzi che sono poi stati pesati e trascritti in una tabella resa ad alta leggibilità per i bambini. Ciò ci ha permesso di evidenziare che le verdure (soprattutto broccoli e finocchi) e le minestre sono gli alimenti maggiormente avanzate nei piatti. Da qui è nata l’idea di chiedere ai compagni le motivazioni di questi avanzi attraverso una breve intervista. Inoltre, siamo stati al mercato per comprare le verdure “che non ci piacciono tanto” che sono state poi utilizzate per un atelier dedicato alla scoperta sensoriale di ciascun ortaggio.

Consapevoli dell’impatto ambientale che l’alimentazione ha sul pianeta e sulla salute, la nostra scuola ha scelto di aderire anche quest’anno alla Green Food Week promossa da Foodinsider. Durante tutta la settimana è stato proposto un menù green, che prevede gustosi piatti a base di verdura di stagione, cereali e legumi, studiato e sperimentato dal cuoco Matteo. Inoltre, in collaborazione con la pizzeria “Sapori Italiani” di Cassano Magnago, abbiamo ideato la pizza “Aquilone” a base di ingredienti amici del pianeta (mozzarella di bufala campana, pesto genovese e zucchine grigliate a julienne) che è stata inserita nel listino per tutta la Green Food Week e, nella giornata di giovedì 10 aprile, è stata venduta ad un prezzo speciale a tutte le famiglie della nostra scuola. I bambini hanno studiato e realizzato il materiale informativo relativo all’iniziativa (volantini, voucher) che è stato condiviso con le famiglie e sui canali social della nostra scuola per cercare di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone.

Pilastro risparmio energetico

A seguito di un breve blackout verificatosi a scuola, che ha suscitato curiosità e riflessioni da parte dei bambini, ha preso avvio il progetto sul pilastro energia. Dopo un ricco confronto sulle esperienze domestiche e le conoscenze pregresse dei bambini sul tema della corrente elettrica, abbiamo esplorato, attraverso risorse digitali e libri, l’importanza del risparmio energetico e la produzione dell’energia che consumiamo quotidianamente.

Durante le osservazioni in classe, i bambini hanno notato che le luci a scuola sono spesso spente, ma che invece vengono accese quando le condizioni atmosferiche cambiano, come ad esempio quando piove. Questo ha stimolato una riflessione sul rapporto tra tempo atmosferico e illuminazione artificiale, tra “fuori” e “dentro”, portando alla formulazione di ipotesi. Per verificarle, i bambini hanno progettato una tabella per capire quanta corrente consumiamo a scuola da condividere con tutte le sezioni. Diverse delegazioni di bambini hanno spiegato ai compagni come utilizzarla per la raccolta dei dati e ciò ha favorito il confronto e la condivisione di dati.

Dopo una prima fase di misurazione, abbiamo aderito all’iniziativa nazionale “M’ illumino di meno” che mira a sensibilizzare sulla sostenibilità ambientale e sull’importanza del risparmio energetico. Per rendere concreta e significativa questa partecipazione, i bambini hanno coinvolto le loro famiglie in un’esperienza speciale: una cena a lume di candela. Nella dimensione casalinga, creando un momento esclusivo genitori-figli, si è potuto riflettere sull’ importanza dei piccoli gesti che possiamo fare quotidianamente (non solo a scuola ma anche a casa) per provare ad essere promotori di buone pratiche. Le famiglie sono state invitate a documentare l’evento con una fotografia, come segno tangibile del loro impegno nel ridurre il consumo di energia.

A seguito di questa fase di riflessione, abbiamo riproposto nelle sezioni la tabella per effettuare una seconda misurazione e validare l’efficacia del nostro processo di sensibilizzazione. I dati raccolti evidenziano un miglioramento e una maggior attenzione nell’uso della corrente da parte dei bambini, che si sono mostrati più consapevoli nel suo utilizzo in relazione al tempo atmosferico e alla luce solare presente in ogni giornata.

Pilastro risparmio di acqua

Nell’ambito del pilastro sull’acqua, i bambini hanno svolto un’indagine per riflettere sulla presenza dell’acqua a scuola e sull’uso che se ne fa. Dopo l’esplorazione, si sono resi conto che l’acqua trovata non è tutta uguale e hanno deciso di creare due insiemi: l’acqua pulita, che è importante preservare, e l’acqua di recupero, che può essere utilizzata, ad esempio, per annaffiare le piante o per giocare.

In concomitanza con queste riflessioni, i bambini lavorando nell’orto della scuola si sono posti un problema: l’orto ha bisogno d’acqua. Abbiamo quindi discusso sulla maniera più sostenibile per poter dare acqua alle nostre piantine e abbiamo progettato dei modi per raccogliere l’acqua piovana nel nostro giardino. 

Pilastro biodiversità

Durante le quotidiane uscite nel nostro parco, i bambini si sono resi conto che nell’orto scolastico ormai non stava crescendo più nessuna pianta. Da qui ha preso avvio il nostro progetto sul pilastro della biodiversità. Ragionando insieme, i bambini hanno quindi deciso di chiamare in aiuto il papà di un nostro compagno, di professione operatore agricolo, per aiutarci a ridare vita all’orto. 

Dopo aver preparato il terreno, abbiamo quindi piantato spinaci, cicorie, lattughe, rapanelli, cipolle e piselli, che innaffiamo settimanalmente riutilizzando l’acqua della nostra cisterna. Inoltre, i bambini hanno seminato dei fiori che attirano gli insetti impollinatori, indispensabili per il mantenimento della biodiversità.